La mia vita da giovane all'asilo e a scuola.

Devo dire che della mia vita da giovane posso essere soddisfatto, a parte l'asilo per un motivo e la scuola per altri motivi.

Dopo i turbolenti anni dell'asilo dove non ci volevo andare, allora c'èrano ancora le suore, e continuavo a piangere perchè volevo andare a casa. Quando lo racconto ai miei figli, ci rimangolo male perchè, a loro andare all'asilo piaceva. Ero sempre triste e continuavo a pensare a mia madre. Uno dei momenti più brutti della vita in asilo era il sonellino pomeridiano. Ricordo che ci mandavano in un grosso salone dove c'erano le brandine, tiravano giù le taparelle, e tutto diventava buio, io gia ero striste di mio, figuratevi al buio, non riuscivo mai a dormire.

Vi racconto un fatto curioso che mi succedeva da piccolo e non so se legato alla vita dell'asilo. Mi succedeva alla sera quando stanco mi sdraiavo sul divano di casa che allora veniva chiamato "lutumana", mi addormentavo e cominciavo a sognare, ma più che sogno era un incubo, perchè a un certo punto del sogno vedevo sempre una grossa palla enorme e di colore scuro che mi stava cadendo addosso, mi svegliavo di sopprassalto, e cominciavo a piangere, mio padre mi prendeva subito in braccio e mi tranquillizzava. Devo dire che mi calmavo quasi subito, questa brutta esperienza del sogno, per fortuna durò poco tempo.

Dopo l'asilo iniziò la scuola. il primo giorno fu triste, veder andar via mia madre che mi aveva accompagnato, mi metteva addosso un angoscia, e anche li come all'asilo, il mio primo desiderio era di andare a casa, ma per fortuna questa angoscia durò solo i primi giorni e poi passò.

E devo dire che andare a scuola con l'andar del tempo mi piaceva, piaceva, ma non per lo studio, ma perchè piaceva stare insieme ai miei compagni di classe e questo piacere andare a scuola, durò sino alla fine delle scuole medie.

Tornando indietro di un passo, devo specificare che, la prima e seconda elementare le ho frequentate a Gugnano, un paesino in provincia di Lodi e sotto il comune di Casaletto Lodigiano, la terza, la quarta e la quinta nelle scuole della Foppa, frazione di Bascapè, e le medie a Caselle Lurani comune in provincia di Lodi.

Piaceva la compagnia dei miei compagni di classe, ma non piaceva studiare. Per questo motivo sono rimasto bocciato due volte, in terza e quarta elementare. Ricordo che tornando a casa da scuola con la notizia della bocciatura, incontrai mia madre che era nei campi con altre mondine, e mi colpì un fatto, che mia madre non disse nulla alla notizia, e invece una sua collega di lavoro mi rimprovrò severamante.

Dopo le brutte esperienze della terza e quarta elementare, mi impegnai maggiormente e superai molto bene la quinta per prepararmi al meglio per la nuova avventura delle scuole medie.

Per andare a Caselle Lurani per frequentare le scuole medie, passava a prendermi proprio davanti alla cascina Guastalla il pulmino il cui proprietario era il sig. Ginota. Non c'era ancora lo scuola bus come ai giorni nostri. Be ,devo dire che l'esperienza delle scuole medie fu per me molto positiva. Li, ho conosciuto nuovi compagni di scuola e feci nuove amicizie. Ricordo molto bene anche le battaglie, e discussioni con i professori.

La battaglia più entusiasiasmante fu con la professoressa di francese. Lei ci dava sempre molti compiti, e ricordo che un bel giorno ci mettemmo d'accordo io e i miei compagni di classe, non facemmo i compiti che c'aveva dato da fare, e quando venne l'ora di francese, lei volle vedere i compiti, ma nessuno di noi li aveva fatti, alla domanda del perchè non li avevamo fatti, io ebbi il compito di rispondere che era perchè c'e ne dava troppi. E be, mi fece chiamare subito dal perside al quale ribadii le nostre ragioni. poi in seguito a questo fatto ci furono altre proteste che portarono ad una assemblea, che si svolse nel salone del cinema e teatro, e che era adibito anche a sala mensa.

Be li deludemmo un po tutti, io ero uno dei delegati a parlare, ma davanti a tanti compagni di scuola, professori, e altro personale della scuola nessuno di noi ebbe il coraggio di parlare e la storia finì li. Peccato, ma non eravamo preparati a questi tipi di eventi, e tutto continuò come prima.

Molto bella era l'ora di religione e di ginnastica. Verso la fine dell'anno scolastico si svolgevano delle gare di atletica, io tenevo molto alla gara dei 100 metri, che poi 100 non erano, ma se non ricordo male erano 80 o 50 metri. partivo sempre tra i favoriti, ma non vinsi mai, anche li "peccato".

Siccome si continuava la scuola anche nel pomeriggio, che se non erro si dice "scuola a tempo pieno", dopo la pausa mensa si poteva anche giocare, io giocavo o a ping pong o a calcio. Altre cose avrei da raccontare riguardo alla scuola, ma verrebbe troppo lunga la storia e credo anche noiosa per cui finisco qui.

A differenza delle scuole elementari alle medie mi impegnai molto di più nello studio sino ad arrivare alla licenza di terza media. La fine dell'esperienza scolastia fu triste per me, lasciavo tanti amici, molti dei quali non li rividi più se non di sfuggita.

La chiesa di Gugnano.

Scuola media Caselle Lurani.

Lodi,il duomo.

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